Sapevi che non tutti i corsi online per la sicurezza sul lavoro sono a norma di legge?
Nonostante i tanti vantaggi dell’e-Learning, esistono dei limiti ben precisi in materia di sicurezza aziendale: vediamoli insieme.
Le caratteristiche fondamentali
Chi mai comprerebbe una Ferrari su cui è montato il motore di una 500? Ovviamente nessuno. Lo stesso principio vale per tutti i corsi e-Learning.
Perché siano efficaci al 100% non basta una struttura dalla grafica accattivante e dalle mille funzionalità, serve soprattutto un motore alimentato dalle competenze di docenti qualificati e una progettazione studiata su misura.
Al valore della formazione va poi aggiunta la possibilità di verificare i progressi di ogni dipendente. Di solito per seguire l’andamento dell’utente e attestare la partecipazione attiva al corso, vengono introdotti dei test intermedi con intervalli irregolari.
Una volta completato il corso è previsto anche un test finale, al superamento del quale viene rilasciato l’attestato di partecipazione.
A supporto di questo sistema è stato pensato proprio lo standard internazionale SCORM, che permette di monitorare e certificare tutti i collegamenti dell’utente e i risultati ottenuti.
La didattica a distanza permette ai ragazzi di gestire in maniera indipendente il proprio studio, favorendo lo sviluppo di nuove competenze disciplinari e trasversali.
Da obbligo a competenza
Sappiamo già che la sicurezza sul lavoro è fondamentale per tutti i dipendenti, ma per quale motivo spesso viene percepita più come un obbligo che come un diritto?
Certamente i fattori da tenere in considerazione sono tanti e sicuramente non aiutano le modalità spesso noiose e ripetitive con cui viene gestita.
Anche se molti di questi corsi sono infatti distribuiti in e-Learning, spesso si riducono a un’accozzaglia di concetti esposti senza progettualità.
Spiegato in breve: non si tiene in considerazione il filo logico che ogni persona segue per imparare qualcosa di nuovo.
Insomma, lo strumento è quello giusto, ma i contenuti privi di struttura appesantiscono l’esperienza di apprendimento complessiva.
Lo studio e l’aggiornamento delle misure di sicurezza sono fondamentali per diminuire le percentuali di incidenti sul lavoro e gli infortuni. La formazione diventa quindi una delle colonne portanti di tutte le attività, in particolar modo quelle in cui i dipendenti sono esposti a livelli di rischio elevato, come ad esempio nelle aziende del settore artigiano.
Alla base di un corso efficace c’è quindi un progetto di istruzione preciso. L’obiettivo è quello di apprendere nuove competenze utili nel lavoro di tutti i giorni, non un insieme di concetti e normative.
Le nuove Linee guida per la didattica digitale integrata -DDI- agevolano le scuole nella creazione di una struttura di insegnamento online, trasformando le sfide degli ultimi mesi in un’opportunità per testare un modo diverso di fare formazione.
In particolare le scuole secondarie di II grado inizieranno già da settembre a integrare la didattica in presenza con quella digitale. Sicuramente dovranno essere tenute in considerazione le logiche specifiche delle lezioni online, che in nessun modo potranno essere la sola trasposizione dei contenuti normalmente trattati in aula.
Tutti gli altri istituti, di qualsiasi ordine e grado, dovranno comunque dotarsi del Piano scolastico per la DDI, ma sarà applicato solo nell’eventualità di un altro lockdown.
l'accordo stato regioni
Partiamo dal principio: non tutti sono autorizzati a distribuire corsi in materia di sicurezza.
Proprio per questo motivo, in soccorso a tutti i responsabili della formazione, è stato creato l’Allegato A dell’Accordo Stato Regioni del 7 luglio 2016, che esplicita chiaramente i soggetti formatori. Tra questi troviamo:
le Regioni e le Province Autonome
gli enti di formazione accreditati a livello regionale
i fondi interprofessionali di settore.
Lo stesso Accordo Stato Regioni del 2016 esplicita quali corsi online hanno a tutti gli effetti la stessa validità di un corso in presenza, quali invece solo in parte e quali non sono riconosciuti affatto.
La validità dei corsi dipende poi anche dall’indice di rischio con cui vengono classificati tra basso, medio e alto. Generalmente per i corsi a indice di rischio alto è prevista la partecipazione in presenza, se non per tutto il corso, quantomeno per una parte.
i corsi validi
Ecco quindi i corsi per la sicurezza sul lavoro online riconosciuti per legge:
- RSPP – Responsabile al servizio di Prevenzione e Protezione – per Datore di lavoro: solo moduli 1 e 2
- RSPP/ASPP – Addetto al Servizio di Prevenzione e Protezione: solo modulo A
- Dirigenti per la sicurezza: formazione completa
- Preposto alla sicurezza: dal punto 1 al punto 5
- Lavoratori di attività a rischio basso: formazione generale e specifica
- Lavoratori di attività a rischio medio-alto: formazione generale
Oltre a questi, sono validi anche i corsi di aggiornamento per:
- RSPP per Datore di lavoro
RSPP/ASPP - Dirigente per la sicurezza
- Preposto alla sicurezza
- Formazione dei lavoratori
- RLS – Rappresentante dei lavoratori
I corsi NON validi
A questo punto non ci rimane che fare una panoramica di tutte quei corsi che, per essere validi nel rispetto delle normative vigenti, possono essere frequentati solo in presenza:
- RSPP per Datore di lavoro: moduli 3 e 4
- RSPP/ASPP: modulo B e C
- Preposti alla sicurezza: dal punto 6 al punto 8
- Primo soccorso: corso completo e corso di aggiornamento
- Antincendio: corso completo e corso di aggiornamento
imparo online
Flessibilità e personalizzazione sono le parole chiave della nostra piattaforma di e-Learning Imparo Online.
Sapremo consigliarti come integrare in maniera efficace i tuoi corsi in presenza, garantendo ai tuoi dipendenti di non scendere a compromessi con la qualità della formazione.